Costanzo Corrina

Scultore

Pesaro, 12 agosto 1936–Fermo,18 luglio 2012

 

"Uno stile inconfondibile caratterizza le sue opere di ceramica che sanno coniugare immutabilità e fugacità del contingente, volumi saldi ed estrema cura del dettaglio. Corrina, refrattario a qualsiasi esibizione pubblica della sua arte, è sempre stato aperto alla sfida con la materia, confrontandosi non solo con l'argilla ma anche con il legno, il cuoio, il ferro battuto e di recente persino con l'assemblaggio di parti elettroniche." N.Giustozzi e D.Simoni
Costanzo Corrina ha studiato all'Istituto d'Arte di Pesaro e si è abilitato all'insegnamento presso quello di Porta Romana a Firenze. Arriva a Fermo insieme al prof. Fernando Rea che proveniva da Isernia ed entrambi prestarono il loro servizio nella sezione Ceramica del Liceo Artistico "Preziotti" di Fermo. Uno stile inconfondibile caratterizza le sue opere tutt'oggi custodite al Liceo Artistico e realizzate insieme ai suoi allievi, con i quali instaurava un intenso rapporto umano.

 

Nella scultura ha sempre sperimentato metodi e tecniche della modellazione, che vanno dalla ceramica al bronzo, dallo sbalzo al legno, dal metallo al cuoio. Dopo le prime mostre collettive con premi e riconoscimenti, ha seguito solo il suo temperamento di artista semplice e schivo. Molti suoi capolavori sono presenti in Italia, Francia, Inghilterra e altri paesi. Molte sue opere sono state acquisite da enti pubblici e privati di Fermo e del circondario. Apparati liturgici di intensa simbologia sacra sono presenti nelle chiese di Santa Caterina, Cristo Re, San Giovanni Bosco, Sacri Cuori, Crocifisso. Uno splendido Presepe è conservato nella Collegiata di Sant’Elpidio a Mare. La sua capacità plastica è evidente nelle tombe di Fra Marcellino da Capradosso, Ferracuti-Huder, Todisco Grande, come pure nei monumenti ai caduti di viale Trento è Acquaviva Picena.